FAPAV nei mesi e anni scorsi avrebbe spiato moltissimi utenti di Telecom Italia.
La corte dovrà pronunciarsi sulla richiesta della FAPAV (Federazione Anti Pirateria Audiovisiva), che chiede nei confronti di Telecom italia l’inibizione all’accesso verso i siti internet dove sono presenti file, come video e audio, di prodotti coperti da diritti d’autore o copyright.
Come si legge su Repubblica.it, FAPAV nei mesi e anni scorsi avrebbe spiato moltissimi utenti di Telecom Italia, vedendo così quali file venivano scaricati, ma cosa ben più grave, avrebbe anche spiato i siti dove l’utente navigava.
Per effettuare questa manovra sarebbe stato usato il servizio CoPeerRight, fornito da un’azienda francese specializzata proprio nel monitorare gli scambi di file sui cosiddetti servizi P2P.
Secondo Paolo Nuti, presidente di AIIP questo rappresenta un fatto gravissimo, in quanto sarebbero state trasgredite le regole della privacy, così come il codice penale andando ad intaccare il domicilio informatico degli utenti. Il reato è punibile fino a 6 anni di carcere.
AIIP insieme ad associazioni di consumatori si costituiranno in giudizio al fianco di Telecom Italia in difesa dei diritti degli utenti. Vicino alle associazioni ci sarà anche il Garante per la protezione dei dati personali.