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La stima del ministero, infatti, ammonta a circa un milione e trecentomila famiglie di potenziali beneficiari, contro le circa quattrocentomila richieste che erano state esaudite fino al 31 dicembre.
La stima del ministero, infatti, ammonta a circa un milione e trecentomila famiglie di potenziali beneficiari, contro le circa quattrocentomila richieste che erano state esaudite fino al 31 dicembre.
Il premier, spiega Cota, ha ormai accettato che nell’agenda parlamentare il federalismo fiscale è al primo posto. Esiste d’altronde un testo ormai pronto, su cui anche l’opposizione ha mostrato punti di convergenza.
Sulla giustizia, invece, c’è ancora da discutere. La Lega, in particolare, sembra accettare le idee di fondo di Berlusconi ma ha qualche perplessità in merito alle intercettazioni.
Il decollo dei primi voli, dopo i rinvii delle settimane scorse, è previsto per il prossimo martedì 13 gennaio, come segnalato nei giorni scorsi da una pagina pubblicitaria apparsa nei maggiori quotidiani del Paese, dove si citano i punti di forza su cui si farà leva: dai “valori della migliore tradizione aeronautica italiana” ad un “nuovo e ampio network di collegamenti” fino a “una flotta moderna ed efficiente”.
Ai tradizionali e confermatissimi liceo classico, scientifico, linguistico e artistico si aggiungeranno il nuovo liceo delle scienze umane (ex scuola magistrale) e l’inedito “liceo musicale coreutico”, focalizzato su danza e musica.
Per il liceo artistico, comunque, si segnala una ripartizione in tre distinti indirizzi: figurativo, design e nuovi media; questa separazione, di fatto, offre dignità alle forme artistiche contemporanee, fino ad oggi trattate in semplici corsi sperimentali all’interno dell’istruzione artistica più tradizionale.
Ma è nella galassia degli istituti tecnici che si avrà una radicale semplificazione: dagli attuali trentanove indirizzi, i cui confini sono spesso labili, si scenderà ad appena undici.
Alcuni punti riguardano le classi inferiori, ma per esse non si registrano grandi novità rispetto ai punti già conosciuti. É confermato il superamento del modulo dei tre maestri ogni due classi per passare alla figura del maestro prevalente. Si introduce, inoltre, la possibilità di anticipare l’iscrizione del bambino alla scuola dell’infanzia all’età di due anni e mezzo. É confermato che la riforma del ciclo primario partirà dal prossimo settembre.
Per la Confindustria, il sostegno alla proposta di Sacconi è espresso dal vicepresidente per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, che tuttavia ritiene che la settimana corta può essere considerata ammissibile solo come soluzione-tampone in situazioni emergenziali, e soprattutto assume una sua validità solo se accompagnata da altre misure indispensabili, come una pesante opera di formazione a favore dei lavoratori coinvolti, posto che presumibilmente molti di loro dovranno cercare un nuovo impiego.
Ogni ipotesi di sostegno del reddito, dunque, non può essere vista come a se stante, ma va integrata con soluzioni complementari.
In sostanza, essa costituirebbe un’alternativa alle tradizionali metodologie di applicazione della cassa integrazione. Normalmente, infatti, l’impresa in crisi che accede a tale agevolazione mantiene sul posto di lavoro solo una parte dei lavoratori mentre la parte restante, che rimane a casa, gode per il periodo considerato del trattamento di integrazione salariale, pari ad una percentuale del normale stipendio, che a seconda dei casi è a carico del datore di lavoro oppure dello Stato.
Molti collaboratori del Presidente del Consiglio sono infatti convinti che tale legge rischia di andare contro il principio di uguaglianza dettato dalla Carta fondamentale della Repubblica, e la bocciatura del lodo Alfano segnerebbe la ripresa a Milano del cosiddetto “processo Mills” e di quello sui diritti televisivi, entrambi a carico di Silvio Berlusconi e interrotti nei mesi scorsi. Senza contare, inoltre, il rischio dell’abrogazione in seguito al referendum promosso da Antonio Di Pietro.
Il federalismo fiscale sembra andare nella direzione giusta, ma ancora la situazione non appare molto chiara e nei prossimi mesi il governo di centro destra dovrà illustrare agli italiani il disegno di legge da approvare in parlamento. Parlamento che però non appare molto in sintonia, ma per garantire delle riforme è utile che tutti i gruppi parlamentari siano in stretta sintonia.
È peraltro da ricordare che la legislatura era comunque agli sgoccioli, e che la scadenza naturale del mandato di Soru sarebbe stata in primavera.
In un’intervista a “E-Polis”, il professore si toglie alcuni sassolini dalla scarpa, a danno soprattutto dei vertici del suo stesso partito.
Parisi contesta al suo segretario soprattutto la confusione sulla strada da seguire e la politica delle alleanze attuata da Veltroni, ma nel mirino c’è anche la recente decisione dello stesso Veltroni di sciogliere l’Assemblea Costituente del PD (i cui membri furono eletti circa un anno fa con le famose primarie) e di avocarne i poteri a favore di un ristretto organo interno composto da persone scelte direttamente dal segretario.