
Tutti i gruppi dell’opposizione si sono astenuti, e alla fine della votazione il totale degli astenuti arrivava a 321. A questo punto il Governo non ha più la maggioranza assoluta alla Camera.
Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, ha annunciato le dimissioni: l’intenzione di dimettersi è stata espressa più volte e poi ritirata, forse questa volta sono irrevocabili. Il primo cittadino aquilano, in carica dal maggio 2007, ha espresso la decisione perché è mancato il numero legale in consiglio comunale: all’ordine del giorno il problema dell’organizzazione delle società “partecipate” con una delibera che prevedeva, tra i vari provvedimenti, l’accorpamento in una sola società, delle due che si occupano di trasporti e rifiuti.
Oggi, Assange si scaglia su Barack Obama ed Hillary Clinton che, secondo l’hacker – giornalista australiano, avrebbero ordinato di spiare i vertici delle Nazioni Unite.
Intanto Assange vive braccato dall’interpol perché, oltre alle rivelazioni di Wikileaks è ricercato dalla giustizia svedese per un’accusa di stupro.
Sono dieci, numero minimo legale, gli aderenti. Bisognerà completare gli adempimenti formali e presentare: le dimissioni al presidente del vecchio gruppo, Gasparri, e la domanda al presidente del Senato Schifani.
Il giorno dopo Fini annuncia la creazione di una nuova formazione parlamentare: “Futuro e Libertà per l’Italia”.