Tremonti si dimette se l’Irap sarà eliminata

L’annuncio di ieri di Silvio Berlusconi relativo al taglio dell’Irap non è stato gradito dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti che addirittura ha minacciato di dimettersi nel caso in cui la questione non venga chiarita al più presto.

Il chiarimento tra il premier e il ministro è stato concordato per la giornata di oggi, ieri i due sono stati costretti a parlare telefonicamente perchè Berlusconi si trovava ancora in Russia e tornerà solo questa mattina. I toni della telefonata, tuttavia, sono stati piuttosto tesi, Tremonti ha infatti chiesto a Berlusconi di prendere una decisione definitiva sulla politica che intende adottare scegliendo di optare o per la linea del rigore e della ragionevolezza sui con­ti pubblici oppure, al contrario, per quella della spe­sa.

Dimissioni per giusta causa

In più occasioni abbiamo parlato di dimissioni del lavoratore che ha la facoltà di recedere dal contratto presentando la relativa lettera di dimissioni volontarie.

Durante il governo Prodi era stata modificata la modalità per la presentazione della lettera dimissioni, ma con la legge n. 133 del 06/08/2008 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, questà modalità è stata abolita facendo in modo che si tornasse a quella classica.

Come sappiamo, il lavoratore, con l’atto di dimissioni ha la possibilità di recedere dal contratto sottoscritto con il datore di lavoro. Il lavoratore deve dare al proprio datore di lavoro un periodo di preavviso che presuppone che in questo lasso di tempo si possa trovare un valido sostituto al lavoratore uscente.

18 mesi di insuccessi per Veltroni

Dopo la sconfitta del PD in Sardegna il segretario Walter Veltroni ha preferito scegliere la via delle dimissioni per sottolineare la propria resa alla creazione del primo partito democratico italiano. Veltroni spiega, durante un comizio, come il PD sia riuscito a rimanere unito solamente grazie all’idea comune di essere contro Berlusconi.

Quando il PD doveva fare opposizione non riusciva ad avere un’unico ideale comune se non quello di andare contro a Berlusconi quasi come uno scontro di principio. Un partito che ha come unico obiettivo quello di buttar giù un solo personaggio non può avere delle basi solide per costruire e andare avanti.

Lettera dimissioni volontarie

Già da diversi decenni, e precisamente dal 1966, allorché si introdussero in Italia le prime leggi per ostacolare il diritto al licenziamento da parte del datore di lavoro, si è diffuso a macchia d’olio nel nostro Paese un fenomeno assolutamente deprecabile:

le cosiddette “dimissioni in bianco”, ossia un foglio privo di data e fatto firmare dal lavoratore al momento dell’assunzione, in cui egli dichiarava le proprie dimissioni;

Dimissioni del lavoratore

L’articolo 3 della Costituzione stabilisce il fondamentale principio dell’uguaglianza: il legislatore è stato incaricato dai costituenti di adottare come regola generale leggi uguali per tutti (“uguaglianza formale”), ma anche leggi che stabiliscano una disparità quando questa serve a risanare una disparità di segno opposto effettivamente esistente nella realtà sociale (“uguaglianza sostanziale”).