Misure anticrisi approvate dalla Grecia

di Gianni Puglisi Commenta

La crisi della Grecia rischia di acuirsi a causa delle pesantissime manovre approntate dal Parlamento per convincere l'Europa a sbloccare i finanziamenti.

La Grecia, come evidenziato dal ministro dell’Economia Evangelos Venizelos che oggi ha riferito in Parlamento sulla situazione di terribile disagio che il paese ellenico si sta trovando ad affrontare, sta per approvare misure anticrisi decisamente molto imponenti che dovrebbero riguardare sia l’imposizione fiscale sia la spesa pubblica.

LA GRECIA FUORI DALL’EURO PER SALVARE L’EUROPA


Sono manovre, ha affermato Venizelos, che sconvolgono gli equilibri attuali ma dalle quali la Grecia non può prescindere nel caso in cui voglia salvarsi, rimanendo in Europa e continuando ad utilizzare la moneta unica.

Il nocciolo della questione sarebbe quello di convincere l’Unione Europea ha sbloccare la tranche di aiuti da oltre 8 miliardi di euro prevista per fine settembre.

LA CRISI DELLA GRECIA COLPISCE LE BANCHE FRANCESI

Per farlo, però, la Grecia dovrà innanzitutto convincere il triumvirato Fondo Monetario Internazionale – Commissione Europea – Unione Europea (che la settimana prossima, in extremis, si recherà in visita al paese ellenico) della volontà di uscire, con ogni mezzo, con ogni determinazione, con qualsiasi strumento a disposizione, dalla crisi con le proprie mani. Gli aiuti, poi, arriveranno.

Il che, tradotto, significa soltanto taglio della spesa pubblica e aumento della pressione fiscale.

CAUSE DELLA CRISI IN GRECIA

La manovra, però, rischia di essere un vero e proprio shock per i cittadini greci, già provati da un’economia decisamente impoverita e che, secondo le stime, potrebbe non riuscire a pagare, ai propri dipendenti pubblici, nemmeno gli stipendi di ottobre se non si risistemasse, almeno in parte la situazione.

Nel dettaglio, i provvedimenti che il Parlamento greco approverà a giorni dovrebbero riguardare:

– la vendita di beni statali per oltre 50 miliardi di euro

– l’abbassamento del tetto minimo imponibile

– la riduzione degli stipendi e delle pensioni

– pesanti licenziamenti nel settore pubblico

– abolizione di qualsiasi forma di incentivi o sussidi