PMI ha fatto una sintesi eccellente della Legge di Stabilità proponendo i tratti essenziali della riforma finanziaria in pillole. Ecco quello che possiamo evidenziare su tasse e pensioni, ma anche su risorse necessarie, costi della riforma e quant’altro.
Tasse
Tra le varie novità della Legge di Stabilità 2016 citiamo la spending review e il taglio delle tasse, a partire dall’abolizione della TASI sulle prime case (abitazioni di lusso e castelli esclusi), dell’IMU agricola e sui macchinari imbullonati, il taglio IRES, il canone RAI in bolletta e il blocco all’aumento dell’IVA e delle accise.
Pensioni
Sul fronte della previdenza la Riforma delle Pensioni soprattutto in ottica di flessibilità in uscita, l’Opzione donna che consente alle lavoratrici dipendenti o autonome di andare in pensione prima ma con l’importo della pensione calcolato con il sistema contributivo e la settima salvaguardia per gli esodati.
Risorse da reperire
- da un aumento obiettivo del deficit dall’1,4% al 2,2% (13 miliardi);
- dalla spending review (5,5 miliardi);
- dal rientro dei capitali con la voluntary disclosure (2 miliardi);
- dall’aumento del prelievo sui giochi (1 miliardo);
- dalla cancellazione delle province (600 milioni);
- dalle maggiori entrate per via della crescita economica prevista (+1,6% per 4,9 miliardi).
Costi
- la cancellazione dell’aumento IVA e accise costerà 17 miliardi;
- la cancellazione TASI-IMU 5 miliardi;
- le misure anti-povertà e sulle pensioni;
- la decontribuzione e le minori tasse per le imprese 1,5 miliardi.