Come orami tutti ben sanno l’imu sulla prima casa è stato rinviato a settembre, però entro lunedi 17 giugno molti italiani devono comunque pagare l’imu. Dieci miliardi di euro è la cifra che lo stato pensa di incassare entro lunedì con questa prima rata. Nel 2012 pagare l’imu per lo stato ha corrisposto ad un introito di ben 23,7 miliardi di euro, tolti i 4 miliardi per non far pagare l’imu sulla prima casa, restano due tranche da 10 miliardi di euro e lunedì scade la prima.
Economia Italiana
I vincoli economici comunitari
Nella settimana che si sta concludendo, la scena politica all’interno del nostro Paese è stata senza dubbio dominata da una lunga serie di avvenimenti abbastanza eterogenei. Ma, qualora intendessimo sforzarci per trovare un unico comune denominatore potremmo ricercarlo nei rapporti sempre più stretti che vi sono tra l’organigramma politico ed economico del nostro Paese e l’Unione Europea. Significa, in altre parole, che i dettami dell’Unione Europea e di quelli ad essa legati come ad esempio le linee guida della Banca Centrale Europea, si portano dietro un’influenza sempre maggiore all’interno della nostra agenda politica.
Impresa a 1 euro. Il boom delle aziende leggere
Nel settembre 2012 il Governo Monti emanò i regolamenti attuativi per l’opportunità (circoscritta agli under 35) di poter creare impresa a 1 euro. Dopo ormai quasi un anno è tempo di bilanci e il progetto governativo impresa a 1 euro ha iniziato a dare i suoi frutti e a far segnare dati positivi che sono incoraggianti sopratutto per quella fetta di giovani under 35 che subisce l’immobilismo del mercato del lavoro in crisi. Fino a maggio 2013 sono state aperte 4.353 societa a 1 euro, registrate come Srl a capitale ridotto e 8.620 società semplificate per un totale di 13 mila nuove giovani imprese.
L’incontro Letta – Barroso
Il presidente del Consiglio del governo di unità nazionale Enrico Letta ha ricevuto oggi in mattinata il presidente della commissione Ue Barroso. Lo ha ricevuto oggi con un tempismo non di certo casuale in quanto sono questi i giorni decisivi per la discussione l’approvazione in via definitiva del cosiddetto decreto del fare che sta facendo parlare sempre di più di sé. A conti fatti si tratta di un decreto abbastanza ampio dal punto di vista dei contenuti e che prova a rispondere a due obiettivi di fondo, vale a dire il rilancio dell’economia nazionali del nostro Paese in tempi quanto più brevi possibili e l’ottemperanza agli obblighi comunitari.
Il taglio delle bollette
In settimana abbiamo già accennato i punti principali e gli snodi più interessanti del decreto del fare annunciato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini che il governo Letta è pronto a varare. A conti fatti il Consiglio dei Ministri ad hoc si riunirà per l’occasione nella giornata di domani per non venir meno alle prossime scadenze, del resto occorre sottolineare che alla base del cosiddetto decreto del fare vi è da un lato l’intento di rilanciare l’economia del nostro Paese e dall’altro la necessità di arrivare pronti e preparati al consiglio europeo previsto per la fine del mese di giugno.
Allarme disoccupazione in Italia
Restano allarmanti i dati sulla disoccupazione in Italia che cresce ancora segnando un trend negativo che coinvolge anche altri paesi dell’europa meridionale come Spagna, Grecia e Francia. Oggi si è svolto a Roma il vertice europeo sul lavoro, che ha visto la partecipazione dei ministri del lavoro e delle finanze di Germania, Francia e Spagna. Letta ha diretto i lavori del vertice invitando tutti a concentrarsi sulla questione lavoro che non può più essere rimandata, “il tempo è scaduto”, basta con i proclami bisogna soltanto intervenire al più presto.
Il bollettino BCE sull’Italia
Le richieste di Bruxelles per l’Italia non si fermano. A conti fatti, in un momento economicamente così preoccupante sia per il nostro Paese che per tutta l’Eurozona, uno dei comandamenti più diffusi è proprio l’invito alla coesione delle forze politiche e l’adempimento agli obblighi comunitari. E, in occasioni del genere, quando si parla di obblighi comunitari il pensiero corre direttamente sia a questioni di natura politica, ma soprattutto, in primo luogo alle raccomandazione che vengono ciclicamente prodotte dalla Banca Centrale Europea. E nostro obiettivo di oggi è offrire una sintesi ed un’analisi di contenuto ai principali dettami della BCE sul nostro Paese.
Il decreto del fare
Il governo di unità nazionale del presidente del consiglio Enrico Letta si sta preparando in questi giorni al prossimo appuntamento europeo di indiscutibile rilevanza. Stiamo facendo riferimento, nella fattispecie, al prossimo vertice europeo in programma per il 27 di questo mese e in avvicinamento al quale il nostro presidente del Consiglio vuole arrivare preparato. E, in questo caso, la preparazione che Enrico Letta e la maggioranza vogliono approntare è una preparazione concreta sia nei toni che nella sostanza prova ne sia che è allo studio il cosiddetto decreto del fare.
La legge sui condomini
La prossima settimana, con precisione il 18 giugno, entrerà in vigore nel nostro Paese a tutti gli effetti la nuova legge sui condomini. Si tratta di una legge voluta da tempo, ma forse non da tutte le parti politiche, di una legge comunque approvata nell’autunno dello scorso anno e che entrerà in vigore il prossimo 18 del mese dopo sei mesi dalla data dell’approvazione definitiva. Le novità sono tante e distribuite all’interno di tutto il nuovo testo: riguardano l’anagrafe condominiale, la presenza di cani e gatta in casa, le spese frazionate, i morosi e tanti altri aspetti che proveremo a riassumere con sistema.
La flessione dei consumi ad aprile
Che il nostro Paese stia pagando un prezzo altissimo in termini economici alla crisi è ormai sotto gli occhi di tutti. E che, lo stiano facendo ormai sempre più famiglie e sempre da più tempo è altrettanto palese. C’è però da dire anche un’altra cosa: se affermazioni del genere adesso non fanno più notizia a noi non sembra giusto, perché riteniamo un’annotazione assolutamente degna di nota anche, purtroppo, solo l’ennesimo aggiornamento al ribasso di una stima di crescita o anche l’ennesimo report negativo che testimoni un andamento sempre più depresso di un determinato settore dell’economia del nostro Paese.
Il rapporto di Confindustria sul manifatturiero
Il rapporto del centro studi di Confindustria è assolutamente allarmante nei suoi contenuti. Non si tratta di lanciare degli allarmismi da prima pagina, quanto piuttosto di sottolineare una volta ancora lo stato della crisi e le sue conseguenze tanto nel breve quanto nel medio e lungo periodo. Le quali, a quanto pare, appaiono preoccupanti in misura ancora maggiore. Del resto basta leggere anche a grandi linee i dati numerici che emergono dal rapporto del centro studi di Confindustria per comprendere che tutti gli indici sono paurosamente negativi.
I bonus fiscali del governo Letta
Il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta ha appena reso ufficiale la proroga a (quasi) tutti gli ecobonus e le agevolazioni fiscali relativi agli interventi di edilizia fino al 31 dicembre. Per alcune di queste agevolazioni si tratta di vere e proprie novità, per altre, invece, le regole sia nella fruizione che nella documentazione sono sempre le stesse ma c’è stata una proroga temporale. Una regola che però vale in tutti i casi esiste, vale a dire che le modalità di pagamento devono essere tracciabili. Vanno bene quindi i pagamenti effettuati con bonifici bancari, postali e assegni in modo da combattere l’evasione fiscale (leggi anche: Le stime dell’Ocse sull’economia italiana).