Dopo il no della Giunta Raggi alle Olimpiadi di Roma, cosa che peraltro era stata indicata già in campagna elettorale, si è cercato di capire se sia davvero una scelta controcorrente. Openpolis ha fornito ottimi strumenti di riflessione attraverso il report dedicato agli investimenti negli impianti sportivi fatti dalle città.
Quali città investono di più nella manutenzione e nella tenuta degli impianti sportivi e quali città investono meno? Roma è l’ultima della classifica tra le grandi città perché dedica appena 0,16 € procapite agli impianti sportivi comunali. A capitanare le amministrazioni sportive, invece, c’è la solita Trieste che dedica allo sport ben 20,24 euro procapite. Un gap che non è facile da colmare ma non si deve pensare nemmeno che con le Olimpiadi questo divario si sarebbe assottigliato.
Infatti nelle spese per la tenuta degli impianti rientrano
tutti i costi che il comune sostiene per la manutenzione o l’eventuale costruzionedegli impianti sportivi comunali (escluse le piscine). Include sia i costi di funzionamento ordinario, come il personale o l’acquisto del materiale necessario per le diverse attività sportive, sia gli interventi di manutenzione straordinaria degli stessi impianti (come ristrutturazioni e ampliamenti).
La classifica, purtroppo, risale ancora al 2014, ultimo anno per il quale sono disponibili i bilanci delle città. Tuttavia il riepilogo è presto fatto (fonte Openpolis)
La classifica 2014 dà alcune indicazioni di quanto spendono “quotidianamente” le città italiane con più di 200mila abitanti per i loro impianti sportivi, al netto di grandi eventi straordinari come le olimpiadi. Al primo posto troviamo Trieste: il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia destina € 20,24 per ogni abitante. Sul podio anche Torino (18,36 euro) e Catania (17,14 euro). Poco staccata Venezia ( 17,11 euro). Sotto i 15 euro all’anno per abitante tutte le altre città:Padova (14,99 euro), Verona (11,89 euro) e Firenze (11,61 euro). Spendono meno di 10 euro anche Bologna (9 euro), Napoli (8,74), Milano (8,43) e Bari (5,63). Agli ultimi tre posti Genova(4,50), Palermo ( 2,81) e Roma. La Capitale, ultima in classifica, spende per i suoi impianti 0,16 euro per ogni residente, anche perché diversi di questi sono in carico al Coni.
Una città come Roma, così poco abituata ad investire negli impianti sportivi, avrebbe avuto la forza per sostenere le Olimpiadi?