L'agenzia di rating Standard&Poor's avrebbe declassato il rating dell'Italia da A a BBB+
L’agenzia di rating Standard&Poor’s, infatti, avrebbe declassato il rating di numerosi Paesi europei, Italia compresa, letteralmente bacchettando l’intera Eurozona incapace, secondo la succitata istituzione statunitense, di rinnovarsi sia politicamente (il caso Italia, a causa delle difficoltà incontrate dal Governo Monti nell’approvare nel minor tempo possibile il pacchetto cresci-Italia non conterebbe) che economicamente.
In particolare, secondo quanto ufficialmente dichiarato da Standard&Poor’s mediante comunicato stampa, a venir declassati sarebbero stati i rating di Austria e Francia, ormai non più tripla A, Spagna, Portogallo ed Italia, addirittura declassata di ben due gradini e ormai ferma a quota BBB+ in zona medio-bassa.
Il collocamento dell’Italia ad un livello così inferiore alle attese e, considerando i fondamentali economico-finanziari dei quali da sempre gode il nostro Pese, comunque decisamente basso, si spiegherebbe, stando a quanto rivelato dall’agenzia di rating, grazie ad “un’adeguata capacità di rispettare gli impegni finanziari inficiata, comunque, da una certa suscettibilità alle condizioni economiche avverse e a mutamenti del quadro”.
L’Italia, dunque, soffrirebbe più di ogni altra cosa il peso e e difficoltà dell’Europa e dell’Eurozona in particolare sebbene, avvertono da Standard&Poor’s, quanto approntato dal Governo Monti potrebbe non essere bastevole alla salvezza dei cittadini italiani nel caso in cui la situazione dovrebbe volgersi al peggio.