I risparmi possibili grazie al decreto Patroni Griffi sono decisamente sostanziosi.
L’approvazione del decreto, secondo quanto in questi giorni dichiarato dal ministro per la Funzione Pubblica Patroni Griffi, dovrebbe consentire risparmi annuali, sin dal 2012, pari ad oltre 500 milioni di euro da attribuirsi, in particolar modo, all’eliminazione del documento programmatico sulla sicurezza per la privacy, il cui valore attuale è stimato tra i 320 ed i 325 milioni di euro, e alla riduzione degli oneri in materia di appalti, la cui spesa ammonta oggi a circa 140 milioni di euro.
Grazie a questi preventivi provvedimenti si potrà, dunque, ridurre del 50% alcune tra le più importanti spese burocratiche che, in questo modo, finiranno per incidere sempre meno sulle tasche dei cittadini.
Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, Patroni Griffi avrebbe promesso la riduzione, se non addirittura il dimezzamento, degli 1,3 miliardi di euro che, complessivamente, le imprese italiane oggi spenderebbero sia in materia di controlli che di tutela ambientale giacché le cui attuali dinamiche regolamentari verranno messe in discussione grazie al piano sblocca-imprese del Governo Monti.