La Grecia, qualora non dovessero venir sbloccati gli aiuti internazionali, potrebbe fallire già a marzo 2012.
A tal proposito, come evidenziato quest’oggi al termine del bilaterale Francia-Germania sia da Nicolas Sarkozy che da Angela Merkel, vi sarebbe da segnalare come la Grecia non stia riuscendo a rispettare alcuna delle scadenze imposte ai più alti livelli economico-finanziari europei e mondiali.
Causa di questi rallentamenti nell’approvazione delle misure di austerity proposte dal triumvirato Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale è da ricercarsi sia nella durezza dei provvedimenti che il Parlamento greco dovrebbe votare a scapito del benessere della popolazione greca, ormai priva di qualsivoglia risorsa monetaria a causa non solo della crisi bensì anche di tutte le manovre correttive imposte da circa 12 mesi a questa parte, sia nelle elezioni politiche di fine aprile, che ridisegneranno completamente i vertici di potere e starebbe facendo muovere con la massima cautela i futuri rappresentati della popolazione ellenica.
Purtroppo, qualora un accordo non dovesse venir raggiunto nel minor tempo possibile, la Grecia fallirebbe poiché non riuscirebbe a rimborsare i 14,4 miliardi di euro di obbligazioni in scadenza a marzo.