Se vuole impedire che il caos dello scorso anno si ripeta, l’Europa ha disperatamente bisogno di preparare un’agenda per la crescita.
► RECORD DISOCCUPATI FEBBRAIO 2012
Così titolava, nella tragica giornata di ieri (caratterizzata, come moltissimi di voi sicuramente sapranno, dall’ennesima, tragica, caduta libera di Piazza Affari nonché dei principali mercati finanziari europei ed internazionali a seguito della notizia, anch’essa decisamente tragica, del rallentamento economico occorso in questi primi mesi del 2012 ai danni degli Stati Uniti d’America e della Cina), il Financial Times che, fra tutti quelli presenti sulla terra, sarebbe uno dei più autorevoli quotidiani a carattere economico-finanziario.
► RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011
L’argomento, quanto mai delicato, sarebbe stato in questo ore ampiamente ripreso dai principali quotidiani nazionali che, in particolare, starebbero insistentemente cominciando ad interrogarsi sulla più o meno corretta applicazione del programma politico emanato nonché pubblicamente reso noto, a poche ore dal proprio sfarzoso insediamento a Palazzo Chigi, dal tecnico Governo Monti.
Sino ad oggi, e questa sarebbe la tragica, anch’essa, risposta che i più importanti economisti italiani si sarebbero in questi giorni dati, il Governo Monti avrebbe tradito se stesso poiché di quelle tre fondamentali parole chiave, ovverosia rigore, crescita ed equità (parole ampiamente sbandierate dallo stesso Premier Mario Monti poiché teoricamente simboleggianti la vicinanza dei ministri italiani alla condizione di disagio vissuta dagli italiani), l’esecutivo italiano si sarebbe impegnato, in maniera pressoché preponderante se non addirittura estremamente esclusiva, nella realizzazione del rigore che, purtroppo, avremmo riconosciuto in ognuna delle opere del governo italiano.