Stanti così le cose, dunque, Standard&Poor's prevede che il PIL dell'Unione Europea subirà una contrazione dello 0,6% nel corso del 2012 ed una modestissima crescita, pari allo 0,4%, nel corso del 2013.
► FUNZIONAMENTO DELLE AGENZIE DI RATING
Colpa, stando a quanto dichiarato dagli esperti di Standard&Poor’s in un rapporto recentemente consegnato nella mani dell’Economic Research, di due fattori preponderanti la cui importanza, lungi dall’affievolirsi nonostante tutte le misure economiche, politiche, fiscali e finanziarie adottate dalle nazioni più deboli dell’area euro, starebbe giorno dopo giorno aumentando lasciando purtroppo intuire, seppure in via puramente teorica, come l’attuale crisi sia ben lungi dal poter venir isolata, controllata o contrastata sin dai prossimi mesi e come, dunque, la ripresa sarà più lunga, lenta e difficile del previsto.
► CREDIT WATCH NEGATIVO PER L’UNIONE EUROPEA
Questi fattori, specificati dagli analisti dell’agenzia di rating statunitensi, sarebbero sia il consistente deleveraging attualmente messo in atto dagli Stati dell’Unione Europea, dagli istituti di credito dell’Unione Europea e dai privati cittadini dell’Unione Europea sia l’ormai certa, e per un determinato periodo di tempo forse irreversibile, espansione della recessione economica dai Paesi periferici dell’Unione Europea verso i Paesi centrali dell’Unione Europea.
► PIANO TEDESCO DI USCITA DALL’EURO
Stanti così le cose, dunque, Standard&Poor’s prevede che il PIL dell’Unione Europea subirà una contrazione dello 0,6% nel corso del 2012 ed una modestissima crescita, pari allo 0,4%, nel corso del 2013.