Crolla l'affluenza alle urne. In netto calo la partecipazione dei quasi sette milioni di italiani chiamati a eleggere il proprio sindaco e rispettiva giunta.
Crolla l’affluenza alle urne
In netto calo la partecipazione dei quasi sette milioni di italiani chiamati a eleggere il proprio sindaco e la rispettiva giunta comunale (563 è il numero dei comuni coinvolti in queste amministrative). Così crolla l’affluenza alle urne per queste elezioni comunale 2013. La partecipazione dei votanti rilevata alle ore 19 di oggi è stata del 34,36%, parliamo di quasi undici punti percentuale in meno che confermano un trend molto negativo rispetto alle precedenti amministrative dove l’affluenza alle urne fu del 45,24%. Nella Capitale va malissimo alle 19 di quest’oggi avevano votato solo il 19,79% degli aventi diritto, quasi quattordici punti in meno rispetto alle precedenti elezioni comunali quanso a Roma si registro nel primo giorno la partecipazione del 43,56%.
Astensionismo
L’affluenza alle urne al di là dell’espressione del voto in sé, rappresenta sempre un dato rilevanti per ciò che riguarda la partecipazione e l’attaccamento alla politica da parte dei cittadini. Questi dati confermano un forte astensionismo che continua a spaventare le segreterie di partito e riflette un sentimento di avversità e distacco da parte dei cittadini nei confronti della cosa pubblica. E’ un segno del malessere e della sfiducia che sta vivendo questo Paesi in questi giorni bui di crisi economica e sociale. Intanto si vota anche domani lunedi 27 fino alle 15.00 sperando che il dato dell’affluenza alle urne possa recuperare punti. Un’ultima riflessione va a Roma che come sempre rappresenta nel bene e nel male lo stato di salute del nostro Paese e il fatto che la Capitale faccia segnare un dato altissimo in termini di astensionismo dovrebbe allarmare la politica nazionale che per ora resta congelata in un’alleanza che stenta a fare riforme e ad intervenire in sostegno delle persone più in difficoltà, un numero quest’ultimo in crescita.