Su iniziativa di un gruppo di turisti polacchi, nei Balcani è nato il Regno di Enclava, su una striscia di terra tra la Croazia e la Slovenia che non era stata rivendicata da nessuno dei due stati. È il secondo caso in un mese, sempre nei Balcani.
A parlare di questa iniziativa politica un po’ estemporanea e del fatto che i Balcani non sono nuovi alla nascita di microstati è anche IlPost che spiega cosa sta succedendo in questa parte di mondo:
La penisola balcanica è uno dei luoghi più fertili del mondo per la nascita di nuovi stati: dove fino a vent’anni fa c’era solo la Jugoslavia, oggi ci sono sette stati. L’ultimo a nascere, il Kosovo, è stato proclamato indipendente soltanto nel 2008. Di recente accanto ai nuovi stati che hanno ottenuto l’indipendenza dopo guerre e pulizie etniche, nei Balcani sono nati anche alcuni “microstati”: sono stati fondati dall’idea e dall’iniziativa di pochi individui, e che non sono riconosciuti da altri paesi.
Un mese fa Vit Jedlicka, un politico della Repubblica Ceca ammiratore dello UKIP, il Partito per l’indipendenza del Regno Unito, ha fondato lo stato di Liberland nella parte orientale della Croazia, sulle rive del Danubio. Pochi giorni fa, dall’altra parte del paese al confine con la Slovenia, è stato il turno di un gruppo di turisti polacchi: dopo aver appreso da alcuni abitanti locali di una piccola striscia di terra che non era rivendicata né dai croati né dagli sloveni, i turisti polacchi hanno deciso di proclamare la nascita del Regno di Enclava.