Tra Movimento e gilet gialli francesi sembrava esserci la sintonia giusta per un’alleanza in vista delle elezioni europee, e Luigi Di Maio, con Alessandro Di Battista, sono andati a Parigi, per un incontro con Christophe Chalençon, tra i leader del movimento francese.
I francesi frenano
Il M5S ha spesso ammiccato al movimento francese, considerato il miglior interlocutore per le elezioni europee, ma i francesi frenano, all’incontro di Parigi. Secondo Chalençon, non c’è “Nessuna alleanza”, nonostante Di Maio spinga le parole verso intenti comuni: “Molte le posizioni e i valori comuni che mettono al centro delle battaglie i cittadini, i diritti sociali, la democrazia diretta e l’ambiente”.
Chalençon è parte della linea dura del movimento francese, il leader che ha parlato di esercito e guerra civile, ma che aveva anche cercato una candidatura con Macron. Un uomo di destra, più vicino a Salvini, di cui ha già tessuto le lodi.
Contrario a qualsiasi intesa l’altro leader dei gilet gialli, Eric Drouet, che si è detto chiaramente contrario a “ogni iniziativa politica”.
E così Chalençon, l’unico ad aver partecipato all’incontro, deve arretrare e allinearsi alla posizione del collega: “Un’alleanza con il M5S per le europee è possibile? Niente affatto”
Il leader voleva semplicemente incontrare un movimento che in Italia ha molto esaltato la lotta dei gilet gialli: “Abbiamo accettato perché volevamo scoprire questo partito e capire bene il suo posizionamento politico rispetto alla Lega. Di Maio ci ha assicurato che ci saranno liste separate alle elezioni amministrative ed europee. E questo ci piace”.