Il PD apre al Movimento 5 stelle. Nessun inciucio con PDL

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Le elezioni 2013 consegnano all'Italia una sola certezza: l'instabilità di governo. Il PD ottiene più voti ma non la maggioranza al Senato. Si cerca l'appoggio del M5S.

 Le elezioni 2013 consegnano all’Italia una sola certezza: l’instabilità di governo. Il PD ottiene più voti ma non la maggioranza al Senato che invece va alla coalizione PDL-LEGA. Il boom atteso del Movimento cinque stelle c’è stato portando i ragazzi di Grillo a diventare il primo partito alla Camera dei Deputati. In questo caos ora però bisogna provare a governare, sarebbe non auspicabile un’altra campagna elettorale e un altro voto nell’immediato.

Impensabile, a detta dello stesso Bersani, è la formazione di un governissimo PDL-PD-Monti, ma del resto sarebbe anche un suicidio politico della sinistra e sopratutto un non voler dar conto ancora una volta alla spinta propulsiva del popolo che ha catapultato in Parlamento il movimento cinque stelle. Napolitano ancora non si è espresso a riguardo della situazione nebulosa, in questi giorni ascolterà i vari leader politici tra cui anche Beppe Grillo.

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Intanto Bersani già dalle prime dichiarazioni fa intendere che non ci sarà nessun accordo con PDL di Berlusconi, invitanto quest’ultimo a “riposare” un po’. Mentre resta aperta la porta ai grillini sopratutto su cinque temi importanti sui quali si possono trovare delle convergenze viste alcune somiglianze tra i programmi. Il taglio ai costi della politica, la difesa delle classi più povere del Paese, l’attenzione al lavoro e a politiche di innovazione e sviluppo sostenibile, la lotta alla corruzione e all’evasione, fanno presagire una possibile svolta nella discussione politica italiana.

E’ un’imperdibile opportunità per il PD che se riuscisse a varare insieme a SEL e Movimento cinque stelle norme che vanno nella direzione opposta a quello visto fin ora, potrebbe, iniziare a riavvicinarsi alla gente e pian piano riportare il partito alla dimensione sociale che gli compete.

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