La Lega Nord potrebbe non candidarsi alle elezioni 2013

di Gianni Puglisi Commenta

Che ci crediate o no la Lega Nord, per ammissione stessa del proprio stesso leader, potrebbe non presentarsi alle elezioni politiche della primavera del 2013.

Che ci crediate o no, voi tutti detrattori piuttosto che ammiratori del partito politico italiano più amato e odiato dell’intera Seconda Repubblica, la Lega Nord, per ammissione stessa del proprio stesso leader, ovverosia di quel Roberto Maroni che, volente o nolente, dopo le gravissime accuse ai datti della Famiglia Bossi, del cerchio magico, del tesoriere Belsito e del senatore Stiffoni, si sarebbe ritrovato tra le mani le redini di un movimento impazzito, liquefatto, incapace di riconoscere se stesso e le proprie origini e, proprio per questi motivi, virtualmente incontrollabile, potrebbe non presentarsi alle elezioni politiche della primavera del 2013.

LE TRE INDAGINI CHE INCASTRANO LA LEGA NORD

Due, stando ai più importanti esperti ed analisti italiani, i problemi, quanto mai gravi e pressanti, che potrebbero impedire al Carroccio di puntare alle elezioni politiche pur di concentrarsi, allo scopo di riguadagnare i consensi sin qui miseramente perduti, sulle elezioni amministrative:

LA CORRUZIONE ITALIANA VISTA DALL’EUROPA

– l’incapacità di capire, dopo la batosta elettorale e gli scandali giudiziari, come ricomporsi e verso quale direzione puntare allo scopo di non diventare completamente inviso alla popolazione padana maggiormente autentica

– l’incapacità di capire, all’interno dell’attuale panorama politico italiano, con quali altri movimenti politici allearsi allo scopo di tornare grande anche in Italia

PROPOSTA DI LEGGE PER RIFORMA DEI PARTITI

Problemi non di poco conto, rimarcati da Roberto Maroni stesso, e che sicuramente caratterizzeranno il prossimo congresso della Lega Nord.