Siamo giunti all’ultima settimana di campagna elettorale, e i partiti sparano gli ultimi colpi prima del giorno verità. Il M5S annuncia di aver mandato via e-mail al Quirinale la sua lista dei Ministri, in caso fosse in grado di formare un governo da solo.
Gentiloni rimprovera Di Maio, mentre Salvini ironizza sul giuramento fatto sui Vangeli – “Se qualcuno preferisce impegnarsi sul Corano…”
Per la lista a 5 Stelle per il momento si sanno solo alcuni nomi. Il generale Sergio Costa andrebbe all’Ambiente, mentre il nome per lo Sviluppo economico è quello del professore di Economia Lorenzo Fioramonti (dell’università di Pretoria. Poi l’economista Pasquale Tridico al Welfare, Alessandra Pesce all’Agricoltura e Giuseppe Conte ministro della deburocratizzazione e meritocrazia, secondo i grillini, ovvero ministero della Pubblica Amministrazione secondo la terminologia ufficiale.
Altri nomi sono tra i papabili, come Alfonso Bonafede alla Giustizia mentre Guido Bagatta ha detto no al Ministero dello Sport.
Per l’attuale premier Gentiloni si tratta di un governo ombra “surreale”, per i grillini di “trasparenza”. Gentiloni ha parlato a margine dell’incontro per l’elezione di Zingaretti, assieme ad altri ministri, e ha parlato anche dei fondamenti della società che sarebbero in gioco in queste elezioni.
Ma al momento i sondaggi non premiano né il M5S, né il PD. Ad essere avanti sembra il Centro-destra.