Che ci crediate o no, voi tutti detrattori piuttosto che ammiratori del partito politico italiano più amato e odiato dell’intera Seconda Repubblica, la Lega Nord, per ammissione stessa del proprio stesso leader, ovverosia di quel Roberto Maroni che, volente o nolente, dopo le gravissime accuse ai datti della Famiglia Bossi, del cerchio magico, del tesoriere Belsito e del senatore Stiffoni, si sarebbe ritrovato tra le mani le redini di un movimento impazzito, liquefatto, incapace di riconoscere se stesso e le proprie origini e, proprio per questi motivi, virtualmente incontrollabile, potrebbe non presentarsi alle elezioni politiche della primavera del 2013.