Berlusconi scrive agli italiani che se lo votano gli restituisce l'Imu pagato per la prima casa. Proposta shock ma che non ha fondamento almeno nell'immediato.
La lettera del rimborso dell’Imu inviata dal PDL, firmata da Silvio Berlusconi, appare sempre più come un qualcosa di irrealizzabile e sopratutto ascrivibile a una semplice e alquanto buffa trovata elettorale per riscuotere consensi. Molte persone in questi giorni si sono recate nei CAF locali o agli sportelli postali per saperne di più sull’effettiva riscossione dei soldi versati per la tassazione sulla casa prevista già dal governo Berlusconi e poi introdotta definitivamente dal governo Monti.
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Berlusconi nella lettera inviata agli italiani spiega che le risorse per sostenere le spese del rimborso arriverebbero dalla Svizzera essendoci già un accordo fiscale con le istituzioni elvetiche. Ma oggi arriva forte e chiara la smentita dal ministro delle finanze svizzero Eveline Widmer-Schlumpf, che rispondendo ad una lettera inviatagli a riguardo da una deputata socialista al Parlamento Federale elvetico Ada Marra, fa sapere di aver ricevuto la proposta di accordo fiscale dall’attuale governo Monti e che nell’eventualità fosse accettato e firmato entro la fine di quest’anno non entrerebbe in vigore prima del gennaio 2015.
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Questo dimostra come resta soltanto un “sogno” quello di restituire entro quest’anno l’Imu agli italiani. A confermare ciò c’è anche l’Inghilterra che solo quest’anno ha potuto riscuotere dalla Svizzera una prima trance di 500 milioni franchi dovuta al loro accordo fiscale siglato più di un anno fa.
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Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo riguardante questa questione, questa iniziativa è dovuta all’esposto fatto dal candidato alla Regione Lazio di Rivoluzione Civile Gianfranco Mascia. Secondo Mascia, la lettera di rimborso Imu nasconderebbe il reato di voto di scambi che verrebbe a realizzarsi nel momento in cui si promettono soldi, per di più non sicuri, in cambio del voto sulla scheda.