Ballottaggi affluenza in calo

In queste ore si stanno ancora svolgendo le elezioni per eleggere i sindaci di diverse città italiane, di cui le più grandi sono Milano e Napoli e i seggi rimarranno aperti fino alle 15 di oggi (se volete saperne di più sugli orari delle amministrative, cliccate qui), ma da una prima analisi, gli elettori che si sono presentati alle urne tra ieri e le prime ore di oggi sembrano essere calati.
Infatti per le Comunali, l’affluenza alle 22 di domenica, è stata del 43,51% per cento, contro il 49,67% del primo turno; ma l’unico dato che è in controtendenza è Milano in cui si è registrata una crescita del 2,58% dei votanti, rispetto al primo turno.

Mansioni presidente di seggio

Dato che tra pochi giorni ci saranno i referendum sulla privatizzazione dell’acqua, del nucleare e del legittimo impedimento, vogliamo spiegare che mansioni svolge il presidente di seggio.
Prima di tutto, il presidente di seggio riceve dal sindaco il materiale che serve per la votazione, poi costituisce il seggio elettorale di Sezione che gli è stato affidato, chiamando gli scrutatori ed il segretario (designato da lui stesso) e nel frattempo sceglie anche lo scrutatore che avrà la funzione di vicepresidente.

Videomessaggio Berlusconi per il voto alle elezioni del 15 e 16 maggio

In vista delle elezioni del 15 e 16 maggio, il premier ha messo un video su Youtube in cui rivolge un appello agli elettori affinchè scelgano il Popolo delle Libertà per “rafforzare il Governo” nei comuni e nelle province, ma soprattutto scalzare la Sinistra, che secondo lui limiterebbe la libertà di ogni cittadino.
Ovviamente questo è un altro pretesto per scagliarsi contro i suoi avversari politici e contro la magistratura che stanno facendo di tutto per screditarlo agli occhi egli italiani.
Una delle parti salienti recita testuale:”Sono convinto, invece, che riusciremo in questo nostro disegno entro la fine della legislatura e respingeremo con la politica dei fatti gli attacchi, gli insulti e le menzogne che le opposizioni e le toghe militanti della sinistra continuano a seminare contro di noi sui giornali e sulle tv“, ma bisogna aggiungere, per dovere di cronaca, che tutto il discorso merita di essere ascoltato.

Beppe Grillo a Milano contro la Moratti

L’inarrestabile Beppe Grillo continua il suo show nelle piazze italiane e, dopo il comizio di martedì a Varese in cui si è scagliato contro la Lega, ieri ha continuato a Milano, questa volta contro la candidata sindaco Letizia Moratti.
Apre il comizio dicendo secondo una legge nazionale, un politico, quando scende in politica, può fare solo due mandati nelle regionali e nelle provinciali, mentre la Moratti è attualmente al quarto perchè l’attuale presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (che lui storpia in Forminc**one) ha fatto sì che la Lombardia non abbia “recepito la legge nazionale” e quindi può far presentare lo stesso candidato più volte (cosa che avviene anche in altre regioni come per esempio l’Emilia Romagna).

Province inutili in Italia

Sono ormai molte le persone, polici e non, che continuano ad affermare che in Italia le province siano inutili e che costino troppo. Si pensi che in Italia oltre alle 103 province ci siano 21 regioni, comunità montane (anche al mare), circoscrizioni e vari enti, la maggior parte dei quali utili solamente per spartire poltrone a vari politici trombati.

Il problema sostanziale delle province sono i costi: nel 2007 ad esempio il costo per mantenere le province è stato di oltre 14 miliardi di euro ripartiti in percentuali molto preoccupanti ovvero solo il 27% è servito per il miglioramento dei servizi utili al cittadino mentre il restante 73% (73!!) è servito per pagare il personale dipendente, le auto blu, spese di rappresentanza, rimborsi spese, bollette, ecc.

Commenti sui risultati delle provinciali in Trentino

Il risultato elettorale nel Trentino fa largamente sorridere gli esponenti del Partito Democratico. É raggiante il segretario, Walter Veltroni, che afferma in una nota che in Italia “il clima sta cambiando”.

A dispetto della prudenza di Casini, diversi democratici salutano l’inizio di un rapporto nuovo con i centristi, auspicando che esso possa portare questi ultimi ad abbandonare le velleità di un terzo polo e ad accettare invece il corteggiamento esplicito che il PD gli sta rivolgendo ormai da molti mesi (Enrico Letta parla di “modello Trento” come un esempio da seguire).

Giorgio Tonini, braccio destro di Veltroni, ritiene che sia stato comunque fondamentale aver riconfermato la fiducia su un amministratore locale molto apprezzato come Dellai, e suggerisce anche per il futuro di ricercare nel territorio le future candidature per le elezioni locali.

Dellai trionfa in Trentino

Roboante vittoria per il presidente uscente Lorenzo Dellai, che si appresta a governare la Provincia di Trento per il terzo mandato consecutivo. Il test, per quanto fortemente influenzato dagli elementi di politica locale, assume rilevanza anche a livello nazionale, per diversi motivi.

Innanzitutto, perché per legge costituzionale la provincia trentina gode (insieme all’Alto Adige) di un’autonomia legislativa grandemente superiore a quella di ogni altra provincia d’Italia.
In secondo luogo, perché l’alleanza che sostiene Dellai vede schierati non solo diverse componenti della vecchia Unione (PD, Italia dei Valori, Verdi, Socialisti) e una lista civica guidata dallo stesso Dellai (Unione per il Trentino) ma anche l’UDC di Casini, per quanto essa sia stata esclusa dalle elezioni per un vizio formale nella presentazione delle liste.

Alto Adige, il trionfo della destra

Non desta sorpresa la vittoria del Sudtiroler Volkspartei alle elezioni per il rinnovo del Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano (la prima volta della Storia in cui si è votato in un periodo diverso rispetto a Trento): il SVP, di gran lunga il partito più amato dalla popolazione altoatesina, ha ottenuto il 48,1% dei voti e diciotto seggi sui trentacinque a disposizione, e quindi dispone teoricamente dei numeri per formare una maggioranza da solo, sebbene è molto probabile che si cercherà un’alleanza con i partiti del centrosinistra.