Per quanto si tratti di un test nel quale avranno il loro peso gli elementi di politica locale, e per quanto l’Abruzzo sia una..
Per quanto si tratti di un test nel quale avranno il loro peso gli elementi di politica locale, e per quanto l’Abruzzo sia una Regione poco popolosa, le elezioni regionali previste fra il 30 novembre e il 1° dicembre saranno comunque un banco di prova da non sottovalutare per i partiti, anche in chiave nazionale.
Sono cinque i cartelli elettorali presenti, con altrettanti candidati alla carica di successore di Del Turco: il Popolo della Libertà e alcune liste locali candidano Gianni Chiodi, riammesso dopo essere stato in un primo momento escluso con riserva, mentre l’Italia dei Valori punta su Carlo Costantini, supportato anche dal Partito Democratico, dai Socialisti e dai componenti dell’ex Sinistra Arcobaleno: questo potrebbe essere un test di importanza capitale per verificare le possibilità di riavvicinamento fra le diverse anime della sinistra.
L’UDC punta le sue carte su Rodolfo De Laurentiis, sostenuto anche dal ritrovato Udeur. È un segnale importante del ritrovamento fra i due ex alleati Casini e Mastella, dato ormai per imminente.
La Destra si presenta da sola e cercherà di strappare un buon risultato puntando tutto sulla storia personale del suo candidato alla carica di governatore, Teodoro Buontempo, figura-chiave nel vecchio Movimento Sociale Italiano.
Poche chance, invece, per la rimanente candidata: Ilaria Del Biondo per il Partito Comunista dei Lavoratori di Ferrando. Non sono invece state ammesse per irregolarità formali le liste “Alleanza Federalista” e “Per il Bene Comune”.