L’indagine pubblicata dall’associazione ambientalista prende in considerazione quattro parametri per determinare..
L’indagine pubblicata dall’associazione ambientalista prende in considerazione quattro parametri per determinare quanto i diritti dei pedoni, ma anche quelli dei ciclisti, siano tutelati nei nostri centri urbani. Si tratta, in particolare, della vastità delle isole pedonali, delle zone a traffico limitato e delle aree a verde pubblico nonché della lunghezza delle piste ciclabili: ognuno di questi dati, ovviamente, è rapportato al numero degli abitanti e consente di attribuire un punteggio.
La situazione, anno dopo anno, sembra complessivamente migliorare, ma c’è ancora parecchio da fare. Dato un punteggio complessivo ottimale pari a 100, solo Mantova riesce ad aggiudicarselo, seguita da Lucca (85 punti) e dall’accoppiata Piacenza e Firenze (77). Il capoluogo toscano è l’unica grande città ad ottenere un piazzamento lusinghiero.
Ben più distanti sono le maggiori metropoli: Torino è ventiquattresima, Milano è cinquantatreesima, Roma è sessantaquattresima, Napoli è addirittura settantacinquesima con soli 16 punti.
Ma la situazione partenopea, pessima in termini generali, è invece positivissima se confrontata con la parte più bassa della classifica: Enna, Siracusa e Viterbo si contendono l’ultimo posto con un ingiustificabile zero spaccato. La prima città meridionale in classifica è appena al trentesimo posto: si tratta di Agrigento (47 punti).
É soddisfatta del primato il sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni, che definisce la sua cittadina “a misura d’uomo”, in cui l’attenzione è rivolta “al piacere di passeggiare attraverso la città e di incontrarsi”. Per proseguire lungo questa strada, sono in progetto diversi grandi parcheggi sotterranei, per eliminare “l’inquinamento visivo” delle automobili nel centro storico.