Dal 7 marzo 2012 le pensioni eccedenti i 1.000 euro non potranno più venir versate in contanti.
La manovra salva-Italia, che per raggiungere il primario obiettivo del pareggio di bilancio entro dicembre 2013 ha rivoluzionato e sconvolto il mondo della finanza personale, tra l’altro introducendo una sostanziosa imposta di bollo dello 0,1 per 1000 nel 2012 e dello 0,15 per 1000 dal 2013 su ogni prodotto di risparmio o investimento, ha però stabilito come, a partire dal 1° gennaio 2012, non potranno più avvenire trasferimenti di contanti, tra persone o tra persone e Pubblica Amministrazione, se di importo superiore ai 1.000 euro.
Ciò è stato fatto, avverte il Governo Monti, per incentivare l’utilizzo di strumenti finanziari digitali e moderni che, oltre a snellire e a razionalizzare la gestione delle risorse economiche dell’individuo, ne consentano una migliore tracciabilità che, si spera, coadiuverà la riduzione dell’evasione fiscale.
A tutti i pensionati con pensione superiore ai 1.000 euro, comunque, è stato dato tempo fino a febbraio 2012 per adeguarsi e continuare così a percepire quanto loro dovuto.
Entro il secondo mese del 2012, infatti, ogni pensionato dovrà comunicare quale strumento di pagamento/versamento intenderà utilizzare per la riscossione della propria pensione che, a partire dal 7 marzo 2012, non potrà più venir versata in contanti se di importo superiore ai 1.000 euro.