Lo stop agli aumenti dei pedaggi è da applicare a tutta Italia.
Come vi abbiamo detto nei giorni scorsi, il Consiglio di Stato ha finalmente respinto i ricorsi presentati dalla Presidenza del Consiglio e dall’Anas, confermando di fatto la decisione di sospendere i rincari da parte del Tar del Lazio.
Però la sospensione teoricamente sarebbe valida solamente per quelle zone, quei comuni, che hanno effettivamente presentato ricorso, vale a dire le Provincie di Roma, Pescara e Rieti, e altri comuni limitrofi. L’avvocato Gianluigi Pellegrino però mette chiarezza, e pone fine alla questione degli aumenti.
Sebbene la decisione del Consiglio di Stato sia valida solo per queste aree, conferma che lo stop agli aumenti dei pedaggi è da applicare anche a tutto il resto d’Italia.
Pellegrino, che aveva fatto ricorso in rappresentanza del Movimento difesa del cittadino, ha affermato che sono stati proprio i giudici a ritenere una tassa mascherata questi rincari.
Dunque gli aumenti sono stati considerati contrari al diritto comunitario, perciò da abolire in quanto illegittimi. Inoltre, se la sospensione fosse stata attiva solo in alcune zone, si sarebbe creata una disparità di trattamento.
Ora il governo non dovrebbe più presentare una legge del genere, anche se alcune voci nei giorni scorsi dicevano il contrario. Se dovesse succedere comunque, Pellegrino ha già detto che in quel caso si andrà alla Corte Costituzionale.