Beppe Grillo contro la Lega a Varese

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Beppe Grillo è un fiume in piena e la dimostrazione è stato il comizio che ha tenuto ieri a Varese in piazza Podestà in cui ha scagliato tutto il suo rammarico contro la Lega

Beppe Grillo è un fiume in piena e la dimostrazione è stato il comizio che ha tenuto ieri a Varese in piazza Podestà in cui ha scagliato tutto il suo rammarico contro la Lega, dicendo che Bossi all’inizio era come lui, un uomo che combatteva per degli ideali andando in giro per cambiare il sistema e affiggere cartelloni, ma poi è diventato un venduto che si occupa soltanto di banche e fondazioni.
A pochi passi dalla sede della Lega, Grillo si scaglia contro i rappresentanti del Carroccio e li accusa di nascondersi, asserragliati dietro le finestre, a spiare quello che succede.



Poi, guardando l’enorme gru che spunta da piazza San Vittore parla di inquinamento di possibilità di utilizzare le risorse alternative, scongiurando l’energia nucleare.
Poi con la sua classica ironia dice: “Possiamo fare una rivoluzione, mandiamoli a casa tutti. Non sanno usare Internet, con Facebook e Twitter sono già morti“, attaccando tutta la classe politica italiana, vetusta e burocrate; poi ricorda quando si ricevevano le lettere dagli amici e aprire la buca delle lettere era sempre una bella sorpresa, mentre oggi aprirla vuol dire ricevere soltanto le cartelle di Equitalia, che perseguitano tutti i cittadini e chiedono sempre e solo soldi a chiunque.
Poi affronta lo spinoso tema degli immigrati e parla “degli stranieri che fanno comodo a tutti alla destra che li vuole buttare tutti fuori, alla sinistra che li vuole accogliere tutti, alla mafia che li usa per spacciare, alle aziende che li pagano meno.”
Insomma, ieri Grillo si è tolto ben più di un sassolino dalla scarpa e ha criticato tutto e tutti indistintamente dall’appartenenza politica.