La manovra finanziaria, secondo Berlusconi, è stata un successo.
Con queste parole di stima per l’impegno dimostrato dai colleghi della maggioranza il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha messo la parola fine alle infinite discussioni sorte in seno alla politica e all’opinione pubblica sull’operato del governo nei confronti della stesura e dell’approvazione del decreto legge 13 agosto 2011 n° 188, meglio noto come manovra finanziaria 2011.
Come ormai tutti sapete, infatti, e come noi abbiamo cercato di riportare in tempo reale, le modifiche alla manovra finanziaria 2011 sono state cospicue e si sono succedute, senza soluzione di continuità, sino all’approvazione, con voto di fiducia al Senato della Repubblica, del nuovo testo della finanziaria 2011-2014.
Molti, come dicevamo, avrebbero criticato le forze politiche di maggioranza ma, secondo Berlusconi, meglio di così non si poteva fare.
Le principali modifiche all’originario testo della manovra, infatti, si sono rese necessarie in seguito alle richieste della Banca Centrale Europea, molto pretestuosa. Inoltre, continua il Premier, la pressione esercitata dalla spirale discendente dei mercati, alla quale si sta cercando di porre fine anche grazie alla manovra, non avrebbe messo molta fretta al legislatore che, dunque, avrebbe perso un poco di lucidità.
Nonostante questo, conclude Berlusconi: “Il ritocco dell’Iva di un punto dal 20 al 21% non colpisce i beni di prima necessità. Soltanto ai contribuenti più facoltosi, dai 300mila euro in su è stato chiesto un onere del 3% in più sino a quando non avremo raggiunto il pareggio di bilancio. Ma questa è l’unica eccezione al principio che ho sempre rispettato di non mettere le mani nelle tasche degli italiani”.