La linea decisa dal premier è quella di non dimettersi, casomai dovrà essere Gianfranco Fini a doverlo sfiduciare in Aula.
La linea decisa dal premier è quella di non dimettersi, casomai dovrà essere Gianfranco Fini a doverlo sfiduciare in Aula.
Comunque il clima è teso e lo si capisce anche dal comportamento del presidente del Consiglio, che è andato via dal G20 di Seul senza parlare nella classica conferenza stampa.
Questa strategia è stata presa proprio da Berlusconi dopo aver parlato al telefono con i suoi dirigenti di partito, arrivata dopo l’incontro tra Umberto Bossi e il presidente della Camera, Fini.
Come riferito da Ignazio La Russa, la soluzione del PdL è quella di proseguire con l’attuale governo, senza però escluderne un suo allargamento.
Rimane anche possibile un’ipotesi di reincarico a Berlusconi, come detto anche da Bossi dopo l’incontro con Fini, tuttavia secondo la Lega non dovrà esserci nessun allargamento con l’Udc.
Fini dal canto suo, ha però detto che le cose sono più complicate di come le fa passare Bossi, non a caso Fini ha praticamente confermato quanto detto nella giornata di domenica a Bastia Umbra.
Intanto Italo Bocchino, capogruppo dei futuristi alla Camera, ha detto che i membri del governo del partito presenteranno le loro dimissioni settimana prossima.
L’incontro tra Bossi e Fini, che non ha smosso le acque, fa pensare addirittura anche a Bersani, leader del Pd, ad un governo di transizione anche con Fli e Lega.