Le manifestazioni di sabato 15 ottobre 2011, stando a quanto dichiarato dalle forze dell'ordine, non avrebbero ancora un responsabile.
Una protesta, pacifica, organizzata nel giorno del rinnovo della fiducia al governo che, come abbiamo già avuto modo di analizzare, secondo molti analisti non avrebbe più i numeri per guidare il Paese con forza e tranquillità, si sarebbe infatti trasformata, per motivi ancora ignoti, in una serie di scontri, assolutamente violenti ed incontrollabili, che avrebbero coinvolto i manifestanti, un gruppo di non meglio precisati infiltrati, da alcuni definiti Black Bloc, da altri fascisti, da altri ancora appartenenti a centri sociali e affini, e le forze dell’ordine.
► IL QUIRINALE CHIEDE CHE SI VADA AL VOTO ANTICIPATO
Come che sia questa non è la sede per elargire giudizi, bensì, semplicemente, per informare e cercare, ove possibile ed in maniera imparziale, di spiegare e descrivere gli accadimenti storici e quotidiani riguardanti il mondo e la politica mondiale, e noi interessa, dunque, concentrarci sul fatto che, dal lavoro di indagine delle forze dell’ordine, specialmente grazie alla riprese delle telecamere a circuito chiuso della zona, sarebbero emersi alcuni particolari, molto importanti, che avrebbero permesso l’arresto, sino ad ora, di 12 delle moltissime persone coinvolte negli accadimenti di sabato.
L’accusa, per ora, rimane quella di devastazione e danneggiamento, senza l’aggravante del terrorismo poiché non sarebbero ancora state trovate le prove che, quanto avvenuto sabato, possa effettivamente classificarsi quale atto di terrorismo.
Le 12 persone fermate, inoltre, così come le 8 denunciate a piede libero (tra di essi vi sarebbero addirittura 6 minori), non avrebbero alcun tipo di precedente che potrebbe avvalorare la tesi del terrorismo, così come l’appartenenza dei manifestanti ai Black Bloc o ai centri sociali e sarebbero, per la maggior parte, studenti romani incensurati.