La manovra da 70 miliardi spicca per la reintroduzione del ticket sanitario per le prestazioni ospedaliere e per la prescrizione delle visite specialistiche, ma soprattutto per l'annullamento di tutte le agevolazioni fiscali.
La manovra da 70 miliardispicca per la reintroduzione del ticket sanitario per le prestazioni ospedaliere e per la prescrizione delle visite specialistiche, ma soprattutto per l’annullamento di tutte le agevolazioni fiscali.
Tra il 2013 ed il 2014 ogni famiglia italiana andrà a spendere la bellezza di 1.000 euro in più di tasse, poichè 483 sono in totale gli sconti del governo che verranno aboliti.
Questo avverrebbe se non si arrivasse al riordino dell’assistenza entro la fine di settembre 2013; questo vorrebbe dire che il taglio delle agevolazioni fiscali avverrebbe in automatico, e colpirebbe pesantemente ed indistintamente le famiglie, i lavoratori dipendenti e gli autonomi, i pensionati e le ditte di vario tipo.
Quelli però che saranno costretti a sborsare più soldi sarebbero le persone fisiche che, ad oggi, possono beneficiare di 103 miliardi di euro di agevolazioni fiscali di diversa natura.
Questo vorrebbe dire che per un contribuente che è sposato e che ha figli e coniuge a carico e una casa di proprietà sulla quale paga il mutuo, le imposte potrebbero arrivare a quasi mille euro nei due anni interessati.
Ma attualmente la speranza è che si riescano a recuperare i soldi dal riordino dell’assistenza, da cui si riuscirebbero a recuperare 38 miliardi di euro all’anno; questo vorrebbe dire un riassetto sulle pensioni di invalidità e di reversibilità, che costano allo Stato mediamente 34 miliardi di euro all’anno.