L’urgenza di una norma anticorruzione

di Gianni Puglisi Commenta

La corruzione, è ormai un dato di fatto oltre modo appurato, rappresenterebbe uno dei più importanti e decisivi fattori del rallentamento della produttività aziendale.

La corruzione, è ormai un dato di fatto oltre modo appurato, rappresenterebbe uno dei più importanti e decisivi fattori del rallentamento della produttività aziendale.

(DIS)ONOREVOLI ASSENTEISTI

In quanto tale, dunque, dovrebbe venir contrastata con tutte le forze a disposizione dello Stato che, a tal proposito, dovrebbe provvedere al più presto alla creazione di una normativa ad hoc che cerchi di limitare, dove non addirittura bloccare completamente, il crescere ed il dilagare della corruzione all’interno dei più disparati settori pubblici e privati.

LA RINUNCIA AI RIMBORSI DELLA LEGA NORD

A confermare, una volta di più, codesta convinzione, sarebbe stato il Ministro della Giustizia Paola Severino che, intervenendo al Workshop Ambrosetti a Cernobbio, sul Lago di Como, avrebbe voluto ricordare a tutti i propri interlocutori che la Banca Mondiale avrebbe recentemente avuto modo di appurare che la corruzione riuscirebbe annualmente ad incidere direttamente sul Prodotto Interno Lordo, rallentandone l’aumento in una percentuale compresa tra il 2 ed il 4%.

LA CORRUZIONE ITALIANA VISTA DALL’EUROPA

Inoltre, sempre stando a quanto dichiarato dagli esperti della Banca Mondiale, quei settori all’interno dei quali la corruzione sarebbe presente solamente in misura minimale riuscirebbero a crescere ad una velocità del 3% superiore rispetto ai quei settori all’interno dei quali, invece, la corruzione sarebbe purtroppo oltre modo diffusa.

“L’urgenza di un intervento è evidente”, avrebbe dichiarato il Ministro Severino che avrebbe altresì ribadito che: “Combattere la corruzione significa quindi eliminare uno dei principali ostacoli allo sviluppo e all’attrazione di investimenti, anche stranieri”.