Ieri in serata sono arrivate le nuove nomine che completano la squadra di governo del nuovo esecutivo Pd-Pdl. Non sono mancate le sorprese e sopratutto le polemiche.
Ieri in serata sono arrivate le nuove nomine che completano la squadra di governo del nuovo esecutivo Pd-Pdl. Non sono mancate le sorprese e sopratutto le polemiche per alcuni nomi che sono riconducibili a curricula o storie personali discutibili. In totale sono state nominate 40 personalità di supporto, suddivise in trenta sottosegretari e dieci vice ministri.
Ai sottosegretari che sono già parlamentari, come annunciato da Letta durante il discorso alle Camere non verrà corrisposto nessun indennizzo o stipendio aggiuntivo. Mentre gli uffici di diretta collaborazione dei viceministri saranno ridotti e uniformati a quelli dei sottosegretari, e anch’essi non peseranno sul costo complessivo della macchina ministeriale.
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Questa diciamo che forse è l’unica notizia positiva che va a stemperare un po’ le polemiche invece su alcuni nomi di non eletti ma chiamati comunque a coprire ruoli di rilievo come Gianfranco Micciché nominato sottosegretario alla Pubblica amministrazione e semplificazione che alle spalle ha alcune controversie con la storia della cocaina al ministero delle finanze e alcune sue dichiarazioni sulla mafia tipo “con mafia e camorra bisogna convivere” oppure “Falcone-Borsellino che immagine negativa trasmettiamo subito con nome dell’aereoporto”.
Altri nomi che fanno discutere sono quelli di Vincenzo De Luca vice ministro all’infrastrutture e trasporti, tutti sanno che l’attuale sindaco di Salerno a parte si troverebbe a ricoprire una seconda carica pubblica, ma dalla sua ha alcune controversie giudiziarie da chiarire. Infine non passa nel silenzio nemmeno la nomina di Michaela Biancofiore a sottosegretario per le pari opportunità nonostante le sue dichiarazioni omofobile e razziste di qualche tempo fa.
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