Il governo, sull'orlo della crisi, chiede a Napolitano di prendere una decisione che possa favorire il raggiungimento del 2013.
Da Napolitano, in particolare, si sono presentati Angelino Alfano, neo segretario generale del partito guidato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Fabrizio Cicchito, capogruppo alla Camera dei Deputati, Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato della Repubblica, per quanto riguarda il Popolo della Libertà, e Umberto Bossi, leader della Lega Nord nonché Ministro delle Riforme per il Federalismo, Roberto Maroni, Ministro dell’Interno, Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa, Marco Reguzzoni, capogruppo alla Camera dei Deputati e Federico Bricolo, capogruppo al Senato della Repubblica.
La riunione, decisamente approfondita e di notevole durata, si è conclusa da poco e, al termine della stessa, Giorno Napolitano avrebbe dichiarato come sia sua intenzione concedersi un’intera settimana di valutazione della situazione politica italiana prima di procedere in una direzione piuttosto che un’altra.
Il Presidente della Repubblica, dunque, sarebbe molto combattuto, confuso dalle pressioni dell’opposizione che chiede, con sempre maggior vigore, che si vada al voto anticipato, e quelle della maggioranza disposta, in tutto e per tutto, a sostenere l’attuale governo affinché possa a giungere al termine della legislatura e raggiungere gli obiettivi promessi in campagna elettorale nonché agli alleati europei con la lettera all’Europa in materia di pensionamento.