Marco Minniti, autore del Codice Ong, viene difeso a spada tratta dalle critiche sia all'interno della maggioranza, che da parte delle altre forze politiche.
Marco Minniti, autore del Codice Ong, viene difeso a spada tratta dalle critiche sia all’interno della maggioranza, che da parte delle altre forze politiche. La tensione è forte, dopo che alcune famose organizzazioni non hanno firmato il protocollo e si sono avuti i primi blocchi.
Ad irritare il ministro Minniti, i tanti dibattiti sulle funzioni delle Ong sulla questione migranti, e le critiche verso il Viminale.
A schierarsi con Minniti tutto il governo, con il Ministro della Giustizia Orlando che ha dichiarato ai medio che le Ong devono rendersi conto anche del grande impegno dell’Italia nel problema dei migranti. Il nostro paese è forse il più coinvolto negli sbarchi, essendo un approdo naturale dal nord Africa, ma non sente la collaborazione del resto dell’Europa, alla soluzione del problema.
Inoltre, sottolinea il Ministro Orlando, le Ong non possono operare per conto dei governi, ma in particolare, lo scontro verte anche sui recenti sviluppi investigativi della magistratura, che ha accusato, senza tanti veli, le Ong di accordi con i trafficanti. Le navi delle organizzazioni infatti, si spingerebbero fino al limite marino dei confini libici, per imbarcare i disperati dei barconi, fatto denunciato già da molto tempo, che porterebbe a pensare più ad un’organizzazione strutturata ai fini dell’immigrazione irregolare, che a salvataggi in mare in caso di pericolo.