Per il 2008 è previsto un ammontare complessivo di 340.000 permessi, di cui circa 103.000..
Per il 2008 è previsto un ammontare complessivo di 340.000 permessi, di cui circa 103.000 già erogati nei mesi precedenti. È dunque da prevedere che entro il 31 dicembre ci sarà una nuova e conclusiva “infornata” di permessi, per lo più rivolta in direzione di colf e badanti.
Secondo la legge vigente sull’immigrazione, la Bossi-Fini, il Governo delibera ogni anno il numero complessivo di permessi concedibili sulla base delle effettive esigenze richieste dal nostro mercato del lavoro. In teoria, il permesso andrebbe riservato a chi, ancora residente all’estero, trova un lavoro in Italia; nella realtà, invece, si tratta quasi sempre di soggetti già residenti in Italia ma come clandestini, e che ritornano in patria solo per il tempo necessario ad inviare l’istanza, per poi ritornare definitivamente nel nostro Paese una volta che si è ottenuto il permesso.
Si prevede comunque di introdurre restrizioni per ridimensionare perlomeno il diffuso fenomeno dei finti ricongiungimenti familiari.
Ma la Bossi-Fini potrebbe andare incontro a modifiche anche nell’altra direzione: quella della facilitazione, perlomeno per alcune categorie di lavoratori extracomunitari, quelle maggiormente qualificate, soprattutto gli ingegneri (di cui nel nostro Paese c’è un cronico bisogno).
Visto l’annoso problema della fuga dei cervelli, si vuole cercare di attirare nel nostro Paese gli esperti provenienti da nazioni extracomunitarie (per esempio, dall’India) che invece in Europa puntano prevalentemente verso l’Inghilterra o la Germania.
Oltretutto, questi lavoratori sarebbero difficilmente destinati ad incrementare le fila della criminalità organizzata e non, e dunque un allentamento dei vincoli nei loro confronti non dovrebbe destare problemi di ordine pubblico.