La UE raggiunge un’intesa sui migranti, dopo la minaccia italiana di veto, ma per la Lega, alle parole dovranno seguire dei fatti concreti. A sostenere il premier Giuseppe Conte, il suo omologo polacco Mateusz Morawiecki, che dice: “L’Europa ha adottato le posizioni di Visegrad”.
L’intesa
Si sono dovute attendere le cinque della mattina, per vedere l’annuncio ufficiale di Tusk, alle presidenza del Consiglio UE. Un’intesa che non lascia soddisfatti i leghisti, che volevano più sostanza, ma che sarà una nuova base da cui partire, per invertire la tendenza degli ultimi anni.
Il nostro paese ottiene molto poco in verità, ma parte da una base politica in cui sembra uscire vincente.
Il punto più significativo, su cui l’Italia non ha ottenuto nulla, è la distribuzione obbligatoria dei migranti. Rimane la volontarietà dei paesi nell’accettarli. È qui che Salvini mette le mani avanti. Una cosa è dire siamo disponibili, un’altra è accogliere effettivamente tutti quelli che arriveranno sulle coste italiane.
Inoltre l’Italia dovrà accettare i ritorni da Germania e Austria. A Salvini non piace l’accordo raggiunto: “Non mi fido delle parole, aspetto i fatti”.
In effetti siamo all’ennessima serie di promesse degli altri paesi, tutti bravi con i porti degli altri, ma che alla prova dei fatti, respingono i migranti.
L’ultimo esempio è la Spagna, che dopo aver fatto sbarcare i passeggeri dell’Acquarius a Valencia, ha già disposto le pratiche di rimpatrio.