Questa tassa entrerà in vigore già a partire da quest’anno e si rivolge alle autovetture che hanno una potenza superiore ai 125 kW, che corrispondono a 170 cavalli fiscali e il tipo di alimentazione è ininfluente.
L’introduzione di questa tassa colpirebbe il 30 per cento dei veicoli che attualmente girano sulle strade italiane e la differenza sostanziale con il bollo auto sarà la destinazione: il gettito andrà allo Stato anziché alle Regioni.
QUANTO SI DOVRÀ PAGARE?
La tassa è rapportata in base alla potenza dichiarata del motore delle vetture e della relativa classificazione del mezzo in base a quanto è inquinante.
Le automobili recenti, quindi le Euro 4 e le Euro 5 saranno soggette ad un importo-base nazionale di 2,58 euro a kiloWatt, che diventa 3,87 per ogni kW eccedente i 100.
Mentre sulle vetture Euro 3 si pagherà 2,70 euro, che diventano 4,05 oltre i 100 kW.
Sulle vetture Euro 2 si parte con 2,80 euro di base e 4,20 oltre i 100 kW.
Infine con le Euro 1 si sale rispettivamente a 2,90 e 4,35 euro, mentre per le Euro 0, 3 euro, 4,50 oltre i 100 kW.
Chiaramente se non viene effettuato il versamento dell’addizionale, ci sarà una multa pari al 30 per cento dell’importo non versato.