Il nuovo provvedimento in teoria dovrebbe indirizzare il Paese verso l’obiettivo fissato dall’Ue, cioè arrivare a produrre il 17% dell’energia da fonti verdi entro il 2020, però il nuovo decreto porterà a minori incentivi da parte del ministero dello Sviluppo e dell’Ambiente.
Saranno fissati dei limiti annuali alla potenza incentivabile, portando grande incertezza nel settore. Già dal 2011 il rischio è quello di un brusco stop per l’unico settore che non ha risentito minimamente della crisi economica, che ha creato in un solo anno più di 20mila posti di lavoro.
Il decreto include novità anche per la realizzazione di impianti su terreni agricoli: sarà possibile produrre al massimo 1 MW di energia fotovoltaica e usare per gli impianti di produzione non più del 10% del terreno coltivabile.
Un altro decreto arriverà ad aprile, che dovrà essere messo a punto dal ministro dello Sviluppo, Paolo Romani. Fino a quella data saranno ancora validi gli incentivi attuali.