Esame di dialetto per i professori

di Redazione Commenta

ci sono persone che si comprano la laurea scavalcando poi nei concorsi gente che invece la laurea se l'è sudata..

Il problema che ha sollevato la Lega Nord è reale, ci sono troppe persone e quindi anche troppi professori che ottengono una laurea dopo un compenso in denaro, in poche parole, ci sono persone che si comprano la laurea scavalcando poi nei concorsi gente che invece la laurea se l’è sudata. Se il problema sollevato è pertinente, la soluzione proposta dalla Lega appare bizzarra.

Introdurre un esame che testi il livello di conoscenza del dialetto e della storia della regione in cui il professore andrà ad insegnare fa storcere il naso a molti compreso il presidente della Camera Fini che ha già sottolineato che qualsiasi proposta deve essere conforme alla Costituzione.


La Lega Nord ha già fatto sapere che intende bloccare la riforma della scuola se tale provvedimento non dovesse passare. Un’altra situazione che provoca disagio a molti aspiranti professori è il fatto che sono troppi i professori residenti al sud a passare nelle graduatorie e spesso, dice la Lega, questo è dovuto alla piaga delle lauree comprate che deve essere debellata.


Per la Lega Nord è sufficiente quindi introdurre un esame di dialetto per sconfiggere il problema delle lauree comprate. La proposta per molti non è comprensibile non riuscendo a trovare un nesso logico tra il problema e la soluzione.

Fatto sta che adesso la riforma è stata fermata dalla commissione cultura in attesa che si faccia chiarezza. Nella proposta, oltre all’esame del dialetto, la Lega vuole introdurre un esame che testi il livello di conoscenza della storia della regione.

E’ apprezzabile il fatto che la Lega voglia mantenere salde le radici del nostro paese..a questo punto però sarebbe più intelligiente un esame su tutte le 21 regioni italiane.