Per quest’anno, tuttavia, questo particolare sistema di valutazione sarà attuato solo in via sperimentale e riguarderà esclusivamente le scuole di Torino e Napoli e alcune scuole medie di Siracusa e Pisa.
Ad essere valutati, tuttavia, non saranno solo i professori ma anche gli stessi istituti scolastici che riceveranno un premio ben più ambizioso. Mentre i professori che per meriti riusciranno a distinguersi dai loro colleghi si dovranno “accontentare” di una mensilità in più, gli istituti considerati migliori in base a determinati parametri riceveranno un premio in denaro di importo variabile e non superiore ai 70.000 euro.
Per quanto riguarda le scuole, in particolare, i parametri di valutazione riguarderanno soprattutto livello di miglioramento di apprendimento da parte degli studenti (individuato mediante test INVALSI), a cui si va ad aggiungere la valutazione di un team di osservatori esterni che verificheranno il rapporto scuola-famiglia, il rapporto scuola-territorio, la gestione delle risorse, i livelli di abbandono, ecc. Sulla base dei risultati ottenuti, quindi, sarà stilata una graduatoria finale.
L’obiettivo principale di questa sperimentazione è soprattutto quello di riuscire ad individuare criteri, metodologie e competenze per valorizzare il merito e migliorare la qualità del sistema scolastico in base a quelle che sono le migliori esperienze europee ed internazionali.