Napolitano ha spiegato di aver osservato la vicenda senza intervenire perchè convinto che intervenisse chi di dovere, ossia il ministro dell’Istruzione, dopodichè si è limitato a prendere atto di questo intervento.
L’equivoco è nato da una lettera inviata martedì scorso dal segretario generale della Presidenza della Repubblica ai genitori dei bambini che frequentano la scuola di Adro tappezzata con i simboli incriminati e in cui veniva spiegato che il capo dello Stato ha apprezzato il passo compiuto dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, invitando il sindaco di Adro a rimuovere quelle esibizioni.
Nella stessa lettera, inoltre, veniva ribadita la sua convinzione che nessun simbolo identificabile con una parte politica possa sostituire quelli della nazione e dello Stato in qualunque luogo pubblico.