La missione di Monti finirà nel 2013

di Gianni Puglisi Commenta

Una strada fatta di sacrifici, di tasse e di rinunce e delle quali a Mario Monti sembrerebbe non interessare poiché, come anticipato, finirà la propria missione nel 2013.

La questione sollevata quest’oggi, nel corso del proprio editoriale, dal direttore de La Repubblica Ezio Muro sarebbe molto delicata poiché riguarderebbe il futuro del Paese, il giudizio degli italiani su questa legislatura (caratterizzata, sebbene qualcuno sembri non ricordarsene, dagli scandali che, prima dell’avvento di Mario Monti, avrebbero coinvolto l’ex Premier Silvio Berlusconi), la missione del Presidente del Consiglio Mario Monti.

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Mario Monti, in particolare, sarebbe al centro delle attenzioni di tutti i giornalisti poiché, ormai in più di un’occasione, avrebbe chiaramente lasciato intendere come la propria missione non sia quella di guarire l’Italia bensì di indicare, alle future legislature (sebbene venga spontaneo e naturale credere che si riferisca, in realtà, alle future generazione), la strada di intraprendere per guarire l’Italia.

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Una strada fatta di sacrifici, di tasse e di rinunce, che saranno sicuramente sofferte da tutta la popolazione italiana (sebbene i detrattori dell’attuale governo si dicano convinti del fatto che saranno in particolar modo sofferte dai lavoratori italiani) e delle quali a Mario Monti, in realtà, sembrerebbe non interessare poiché, come anticipato, finirà la propria missione nel 2013.

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