Non è ancora il tempo delle manovre a favore della crescita economica bensì ancora quello del più ferreo rigore finanziario che, comunque, altro non farà che favorire, a proprio tempo, la ripresa dell'Italia.
► I SUICIDI DELLA CRISI ECONOMICA
Questa, per lo meno stando a quanto avrebbe dichiarato ai giornalisti che lo avrebbero raggiunto presso il Salone del Mobile di Milano, sarebbe l’opinione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti sull’operato del proprio governo che, in questa particolare congiuntura economica, finanziaria e politica, caratterizzata dalla deriva dei più comuni, e per certi versi banali, valori etici, sociali e democratici, altro non potrebbe fare che cercare di porre rimedio agli errori del passato.
► POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA CRISI ECONOMICA
L’attenzione di Mario Monti, dunque, sarebbe tutta rivolta agli esecutivi politici che avrebbero preceduto il proprio esecutivo tecnico e che, nella maggior parte dei casi, avrebbero approvato iniziative di segno opposto, ovverosia in totale contraddizione l’una con l’altra, facendosi guidare dalla possibilità di un’assoluta libertà che, in realtà, non potrebbe davvero mai venir consegnata nelle mani di un così ristretto numero di persone che sempre dovrebbero perseguire i fini dei propri elettori e di tutti gli italiani.
► RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011
L’importante, dunque, sarebbe ora cercare di evitare il crack al quale le politiche sconsiderate degli scorsi anni ci avrebbero sicuramente portato nel caso in cui l’ex Premier Silvio Berlusconi non avesse abdicato in favore di Mario Monti allo scopo, quando si saranno adeguatamente calmate le acque, di approvare le tanto sospirate riforme per la crescita italiana.