Dopo gli incontri di rito con i rappresentanti politici e i due presidenti delle due Camere del Parlamento. Giorgio Napolitano firma il decreto dei ministri e scioglie le camere, dando così inizio alla campagna elettorale.
Dopo le consulazioni di stamattina con le varie forze politiche, Napolitano ha incotrato come prescrive la Costituzione (art.88) i due Presidenti dei due rami del Parlmanento Schifani e Fini. Dopo questi confronti ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Intanto per decreto del Consiglio dei Ministri le consultazioni elettorali sono state fissate per il 24/25 febbraio. Dando così inizio alla campagna elettorale che il Presidente della Repubblica si augura misurata e costruttiva. Il CdM al di là della data ha anche approvato altri due provvedimenti.
Il primo riguarda l’assegnazione dei seggi della Camera dei Deputati, compreso quello asseganto alla Regione Valle d’Aosta. Il secondo riguarda l’assegnazione dei seggi del Senato della Repubblica comprendente la regione Valle D’Aosta che costituisce un unico collegio uninominale e i sette seggi della Regione Trentino Alto-Adige e la circoscrizion all’Estero.
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Intanto Monti ancora non scioglie la sua riserva per l’eventuale candidatura alle prossime elezioni, per ora ci si aspetta il suo discorso di fine anno che sarà un’occasione per stilare la sua agenda che potrà essere condivisa e portata avanti anche senza la sua persona dal terzo polo. Infatti uno degli scenari possibili è una non candidatura diretta del professore, ma una sua entrata in gioco ad elezioni terminate con un pareggio in una delle sue camere del Parlamento.
Non è un’ipotesi impossibile visto la frammentarietà della rappresentanza politica che approffitta delle deficienze del porcellum che agevola un eventuale pareggio essendo il voto diviso tra tanti partiti e partitini che dopo le elezioni saranno l’ago della bilancia del nuovo governo che si formerà.