Aumentano l'età pensionabile ed i contributi per i professionisti.
Questa mossa si colloca all’interno del piano per arrivare alla sostenibilità del sistema in 30 anni per quanto riguarda i bilanci ed in 50 anni per l’attivo patrimoniale.
Con l’anno nuovo quindi aumenta il contributo soggettivo per gli avvocati, che passa dal 12% al 13%, mentre per i notai si passa dal 29% al 30%. Il contributo soggettivo cambia anche per architetti ed ingegneri, in 4 anni si arriverà al 14,5%.
Le modifiche al sistema però riguardano soprattutto l’età necessaria per ottenere gli assegni, che solitamente è di 65 anni o 30 anni di contributi.
Gli avvocati con questa riforma alzano l’età a 70 anni, con 35 anni di contributi; per i commercialisti si parla di 70 anni con 25 anni di contributi, per favorire chi ha iniziato tardi; per i veterinari si parla di 68 anni e 35 anni di contributi; i medici potranno alzare la soglia a 70 anni ma solamente in maniera volontaria.
Rimane il sistema di calcolo retributivo che stabilisce la pensione in base al reddito medio avuto durante la professione.