L’Eurispes dichiara che nel periodo tra il 2007 e il 2013, il nostro Paese ha ottenuto un’erogazione di fondi UE pari a 27,91 miliardi di euro ma di questi soldi sono stati usati soltanto 13,5 miliardi. L’Italia adesso rischia grosso perché entro l’anno prossimo deve usare i fondi.
Chiedere i fondi europei e poi non usarli, può costare caro. Lo sa bene l’Italia che nell’arco di sei anni, dal 2007 al 2013, ha ottenuto più di 27 miliardi di euro ma ne ha usati soltanto 13,5. Adesso se non spenderà il soldi entro l’anno prossimo, dovrà pagare una penale corrispondente all’1% del PIL del 2013. L’Italia, per quanto riguarda i contributi al bilancio europeo, ha elargito l’11,8% dei versamenti e si posiziona al quarto posto tra i contribuenti dopo Germania, Francia e Regno Unito.
Purtroppo ci sono delle Regioni italiane che non tengono il passo dei finanziamenti e sono indietro con l’uso dei fondi. In particolare si tratta di Sicilia e Campania. Sul versante opposto, tra le Regioni virtuose, ci sono la Basilicata e la Puglia che riescono a spendere più del previsto.
L’Italia ha bisogno di usare i fondi perché per il periodo che va dal 2014 al 2020 ha intenzione di occupare il secondo posto nella classifica dei paesi maggiormente beneficiari dei fondi. Questi soldi sono una battuta d’arresto per la crisi, servita su un piatto d’argento. Siccome l’Italia ha bisogno di moltissimi soldi, si pensa che addirittura le richieste saliranno a 32,823 miliardi di euro. Una cifra consistente ma sempre inferiore a quella che possono percepire Polonia e Romania.
L’Europa, oltre a chiedere all’Italia il pagamento di una multa pari all’1% del PIL 2013, nel caso di mancato utilizzo dei fondi da parte nostra, non sarà più vincolata nell’erogazione. Peggio dello Stivale hanno saputo fare soltanto la Croazia e la Romania.