La Marcegaglia apprezza le aperture sulla deducibilità dell’IRAP e il potenziamento della detassazione dei premi sulla..
La Marcegaglia apprezza le aperture sulla deducibilità dell’IRAP e il potenziamento della detassazione dei premi sulla produttività, ma si aspetta molto di più in altri settori, a partire dall’energia. Per la rappresentante degli industriali, l’Italia dovrebbe accelerare il suo ritorno al nucleare (“Un’opzione voluta ormai da metà degli italiani”), al fine di ridurre la dipendenza dall’estero e i costi complessivi dell’approvvigionamento energetico.
Emma Marcegaglia ha poi stigmatizzato le ininfluenti misure adottate recentemente dall’Unione Europea: in un pacchetto di complessivi 270 miliardi di euro, ha affermato, 170 erano semplicemente le scelte già varate per conto proprio dai singoli Stati.
Decisamente avverso è invece il giudizio di Guglielmo Epifani: il leader della CGIL contesta la mancanza di una vera “svolta di cui il Paese ha bisogno”, e ha confermato lo sciopero generale proclamato unilateralmente per il 12 dicembre.
Raffaele Bonanni (CISL) promuove invece la manovra a pieni voti, specie sul capitolo detassazione dei premi di produttività, e invita il collega Epifani a “non abbaiare alla luna” e a ripensare allo sciopero.
Luigi Angeletti (UIL) e Renata Polverini (UGL) sono favorevoli alle misure adottate pur senza traboccare di entusiasmo. Per Angeletti “si poteva osare di più”, in special modo sulla mancata detassazione delle tredicesime, ma comunque “il bicchiere è mezzo pieno”, mentre la Polverini ritiene che le risposte date, di carattere “emergenziale”, debbano essere seguite da urgenti aiuti al ceto medio.