Gli eventi politici più importanti degli ultimi giorni e settimane stanno producendo effetti consistenti anche sul versante economico. E quando siamo orami a meno di venti giorni dall’apertura delle urne, la deriva politica dei principali partiti italiani inizia a presentare il conto al mondo della finanza: le conseguenze degli scandali e delle promesse elettorali le leggiamo in Borsa.
La giornata nera di Piazza Affari
Iniziamo con ordine evidenziando cosa è successo in Borsa per poi comprenderne le ragioni e legarle agli accadimenti della campagna elettorale italiana. In primo luogo, dunque, dobbiamo renderci conto che nella giornata di ieri Piazza Affari ha chiuso in forte ribasso con un sonoro meno 4,5%. Dato preoccupante se confrontato con la chiusura di settimana scorsa in cui la Borsa di Milano aveva fatto segnare solo un lieve calo (meno 0,7% alla chiusura delle quotazioni di venerdì scorso). E non possiamo non citare lo spread che, anch’esso, ha ricevuto una forte impennata nella giornata di ieri: il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi è risalito ieri a quota 285. Venerdì scorso era fermo a 260 punti.
I mercati contro Berlusconi
Le ragioni della giornata nera vissuta ieri a Piazza Affari sono molteplici, ma in questa sede, è opportuno connetterle agli ultimi sviluppi della campagna elettorale. Nel fine settimana le luci dei riflettori si sono riaccese sul leader del Pdl Silvio Berlusconi e sulla sua operazione choc: La restituzione dell’Imu agli italiani e altre promesse ad alto impatto. Una proposta che ha squassato la credibilità finanziaria del nostro Paese già di per sé azzoppata dallo scandalo dei derivati che si è abbattuto sul Monte dei Paschi di Siena. E in un clima internazionale pericoloso anche a causa di Spagna: Fondi neri. Partito Popolare di Rajoy nei guai. Si tratta di due avvenimenti che hanno indirizzato i sondaggi a favore di Berlusconi andando in direzione opposta rispetto ai desideri dei mercati finanziari internazionali che legano al nome di Berlusconi un alone di incertezza. E, si sa, che l’incertezza è il peggior nemico della Borsa.