L’iniziativa è stata concordata nel vertice di Parigi di alcuni giorni fa (il secondo nel giro di una settimana) che ha..
L’iniziativa è stata concordata nel vertice di Parigi di alcuni giorni fa (il secondo nel giro di una settimana) che ha visto riuniti i leader dei quindici Paesi europei aderenti all’euro. Le iniziative messe in campo, comunque, sono state concordate anche con i rappresentanti istituzionali anche degli altri paesi europei e degli Stati Uniti, come ribadito appena lunedì 13 a Washington nell’incontro fra il nostro premier Silvio Berlusconi e il presidente americano George W. Bush.
Ma in cosa consistono, dunque, le nuove manovre messe a punto dal Governo? Preso atto che il problema più grave oggi sul tappeto è la ridotta se non nulla fiducia che e banche hanno oggi l’una verso l’altra (con conseguente paralisi dei prestiti interbancari), si è scelto di puntare sulla garanzia senza limiti da parte dello Stato su tutte le passività di ogni banca italiana verso le altre banche e verso ogni altro soggetto; la garanzia non sorgerà automaticamente, ma sarà decisa caso per caso dal ministro.
Il discorso vale solo per le passività future (non ha valore retroattivo) e che sorgeranno fino al 31 dicembre 2009, e la garanzia avrà durata quinquennale.
Inoltre, col decreto si autorizza il Ministro delle Finanze a scambiare titoli di Stato con altri strumenti di debito emessi dalle banche, a condizioni di mercato; anche qui, ci si riferisce solo a titoli non ancora emessi e con gli stessi limiti temporali già descritti.
Ogni credito dello stato derivante da queste operazioni sarà tutelato da privilegio generale, prevalente su ogni altro privilegio riconosciuto alla legge agli altri creditori.